BUFERA SULL'EX CONSULENTE DI DE MAGISTRIS La procura di Roma ipotizza abuso d’ufficio e violazione della privacy
ROMA - Abuso d’ufficio e violazione della privacy in relazione al trattamento illecito dei dati personali. Per queste ipotesi di reato
Gioacchino Genchi, ex consulente dell’ex pm De Magistris, è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma in relazione al presunto archivio da lui raccolto fatto di tabulati telefonici.
L’iscrizione è stata fatta dal procuratore Giovanni Ferrara e dagli aggiunti Nello Rossi e Achile Toro. Nei giorni scorsi i magistrati romani hanno ricevuto dalla Procura di Catanzaro gli atti relativi alla vicenda Genchi contenuti nei fascicoli dei processi Why not e Poseidone di cui era titolare nella procura calabrese l’ex pm Luigi De Magistris. Proprio De Magistris aveva affidato l’incarico di consulente a Genchi. La Procura di Roma, inoltre, trasmetterà al Copasir copia degli atti al vaglio di piazzale Clodio come richiesto dallo stesso presidente Francesco Rutelli che nei giorni scorsi ha ascoltato a palazzo San Macuto l’ex pm De Magistris e lo stesso Genchi. Tra le informazioni in possesso del consulente, oltre a tabulati di politici, imprenditori, funzionari, vi sarebbero anche esponenti di servizi di sicurezza.
Secondo quanto si è appreso e secondo quanto contenuto in una denuncia dei carabinieri del Ros, al vaglio della Procura di Roma ci sarebbero al momento oltre 570 mila contatti raccolti da Gioacchino Genchi durante il periodo di consulenza con De Magistris. A Piazzale Clodio si sottolinea che questa è una minima parte dei contatti, in maggioranza tabulati telefonici e non intercettazioni, raccolti da Genchi. Con l’avvio e la prosecuzione dell’inchiesta alla Procura di Roma potrebbero giungere milioni di contatti telefonici. Secondo quanto si è appreso, tuttavia, quella di Genchi non appare al momento come una banca dati, ossia una raccolta e un incrocio indiscriminato di informazioni. I magistrati dovranno verificare ora se i contatti raccolti da Genchi durante la consulenza datagli da De Magistris siano stati incrociati con la messe di dati che lo stesso Genchi aveva raccolto negli ultimi dieci anni svolgendo la funzione di consulente per varie Procure d’Italia.