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I Tablet, ripercorriamo le tappe e tiriamo le somme
Pubblicato da Alessandro Salgoni in Motorola Xoom • 30/08/2011

Ok, lo ammetto, quando a tempo debito venne presentato il primo iPad io era tra quelli che pur essendo amante della tecnologia e perennemente affascinato dalle novità mi trovai ad esclamare: ” e cosa te fai di un’affare simile?”.

I dubbi e le perplessità iniziali erano molte e i luoghi comuni si sprecavano da ” è come telefono solo più grosso” a ” cosa serve se non puoi telefonare?” e continuando potremmo stare qui fino a domani ma da quel fatidico giorno di acqua sotto i ponti ne è passata e grazie anche alla concorrenza e alle grandi case che hanno puntato e puntano tuttora molto su questo genere di dispositivi, i tablet ha fatto prepotentemente capolino nella nostra vita e forse i tempi sono maturi per ripercorrere le tappe salienti di un mercato in continua espansione e discutere quanto questi dispositivi siano effettivamente utile.



Come detto la mia prima impressione è stata di totale scetticismo verso questo tipo di terminale ma nel fare un attimo di mente locale mi sono reso conto quasi subito che la mia principale riluttanza era rivolta più verso le limitazioni che nel bene o nel male iOS porta con se e il fatto che graficamente fosse praticamente identico ad un iPhone mi dava proprio la sensazione che fosse un grande telefono che non telefona ma non c’erano altre scelte in quel momento almeno fino all’arrivo del primo Samsung Galaxy Tab 7?

Con quel dispositivo Samsung aveva risposto a chi (come me) vedeva questo tipo di terminale legato a doppio filo agli smartphone introducendo la chiamata vocale insieme ad una dimensione che consentiva una effettiva portabilità e la personalizzazione che solo un sistema operativo come Android è in grado di concedere.

Quindi tutto bello e tutto finito, o forse no.

Ben presto la mancanza di un market dedicato agli schermi da 7 pollici e un sistema operativo versatile ma comunque non pensato per i tablet hanno fatto credere che la vita di questi dispositivi potesse presto volgere al termine, se non fosse che a quel punto proprio Google cominciò a credere nella bontà del mercato e fece partire lo sviluppo di quello che sarebbe diventato Honeycomb 3.0, il sistema operativo specifico che ha visto muovere i suoi primi passi a bordo del Motorola Xoom.

Nel video che vi ho riproposto secondo me Motorola era riuscita in modo più o meno ironico e sarcastico a centrare le limitazioni dei dispositivi presenti sul mercato fino a quel momento e allo stesso tempo faceva capire che il suo Xoom sarebbe stata una rivoluzione sì ma grazie all’ape (Honeycomb) che ronzava all’interno della grande M rossa.

Lo sviluppo di questo sistema operativo ha portato alla luce qualcosa di completamente nuovo, grafica, gesture, applicazioni dedicate e nulla di quello che stavamo vedendo era già apparso prima, ora siamo alla versione 3.2 di Honeycomb e la botà del sistema è tale che ormai la maggior parte delle case produttrici hanno a catalogo un tablet motorizzato Android.

Ricordo ancora la prima volta che ho visto le immagini dello Xoom con Honeycomb in azione e la prima impressione che mi fece: “Spettacolare” ma non risolveva il dilemma che mi attanagliava fin dalle origini: ” serve o non serve?”, sicuramente un passo in avanti l’avevamo fatto, ora i tablet del robottino verde avevano un’interfaccia grafica che mi piaceva e molto ma la cosa era chiara, dovevo provarne uno.

Così sfruttando l’ottimo rapporto qualità/prezzo dell’Asus Eee Pad Transformer mi sono buttato anch’io in questo mondo e grazie a questa decisione ho potuto capire meglio questi dispositivi e arrivare alla conclusione che attualmente non ne potrei più fare a meno, fondamentalmente credo che non esista un reale termine di paragone con altri dispositivi, un tablet è un tablet e fa le cose per cui è destinato, ottimo nella consultazione internet perfetto per presentazione di immagini e la visione di video, utilissimo quando si è costretti a passare molto tempo lontano da un pc ma non si vuole rinunciare ad avere un pc con noi, il touch, l’autonomia e le dimensioni dello schermo ne fanno il compagno ideale in qualsiasi situazione.

Quindi tanto di cappello ad Apple per aver avuto l’intuizione di un nuovo mercato e a Google per avergli saputo donare ciò che solo Android può.

Non sostituisce un pc e non sostituisce un telefono ma è un tablet! E per scoprire se ti può servire secondo me bisogna per forza provarlo.

E voi cosa ne pensate?




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