Il Pentagono è sulle tracce di Julian Assange, il fondatore del sito WikiLeaks: il rischio è che l'hacker pubblichi online migliaia di file top secret del governo statunitense.Julian Assange, hacker irlandese fondatore del sito WikiLeaks, è ufficialmente ricercato dal Pentagono.
Il portale in questione, che pubblica online documenti di interesse pubblico secretati dai governi mantenendo lo stretto anonimato sulle fonti, ha accresciuto ultimamente la propria popolarità tanto da sollevare un vero e proprio problema di sicurezza nazionale negli Stati Uniti.
Il rischio corrente è che Assange pubblichi in rete migliaia di file top secret riguardanti analisi, opinioni riservate e strategie del governo statunitense sulla Regione del Medio Oriente.
Secondo quanto riportato dal Daily Beast, l'hacker avrebbe ricevuto il materiale da Bradley Manning, un analista dello spionaggio militare al momento in arresto proprio per questa fuga di notizie.
"É una cosa che prendiamo molto sul serio. Il danno potenziale ai nostri interessi è molto alto", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, P. J. Crowley.
Ma intanto, Assange non si trova. Scoprire la sua attuale collocazione è molto complicato, anche perché l'hacker non ha una dimora fissa: nel mese di marzo si trovava a Reykjavik, in Islanda, in seguito si era recato negli Stati Uniti, dove aveva soggiornato in aprile.
Da qui si perdono le sue tracce: venerdì mattina Assange era atteso per un intervento ad una conferenza internazionale sul giornalismo a Las Vegas, alla quale però non si è presentato.
E il sito WikiLeaks, che forse si appresta alla pubblicazione del materiale scottante, mette in guardia attraverso un post su Twitter lo stesso organismo di difesa statunitense: "ogni segno di comportamento inaccettabile da parte del Pentagono o dei suoi agenti verso di noi sarà condannato".