È un po’ di tempo che si parla degli
occhiali di Google, il fantascientifico progetto che punta a concentrare la tecnologia degli attuali dispositivi mobile in un paio di occhiali indossabili, e che consentirebbe di trasformare la realtà che tutti i giorni abbiamo sotto gli occhi in una realtà aumentata. In questi giorni, il sito
9to5Google ha gettato nuova luce sul blindatissimo progetto e rivela una probabile deadline per l’uscita:
i super-occhiali dovrebbero essere in commercio entro la fine del 2012.
Stando al sito 9to5google, che a dicembre aveva già svelato alcuni retroscena del progetto, la nuova soffiata arriverebbe da alcuni impiegati
Google che stanno lavorando direttamente al progetto.
Come già anticipato, gli occhiali sarebbero dotati di una telecamera a bassa risoluzione capace di catturare le immagini della realtà esterna, integrarle con informazioni reperite in Rete e riprodurla a poca distanza dall’occhio dell’osservatore. La realtà aumentata fornita dalle lenti integrerebbe dati relativi all’ambiente circostante e quelli provenienti dai servizi Google. In particolare, buona parte delle risorse per il progetto starebbero confluendo nell’integrazione dei servizi di geolocalizzazione. Questo permetterebbe, ad esempio, di visualizzare le indicazioni stradali in tempo reale e di scoprire quali fra i tuoi contatti si trovino nella tua stessa zona.
Stando alle fonti consultate dal sito americano, gli occhiali avrebbero un sistema operativo
Android,
sensori di movimento e
localizzazione tramite GPS, e sarebbero dotati di connessione
3G e
4G. Per rendere fluida la navigazione in Rete, l’equipe di sviluppo starebbe lavorando a un sistema di navigazione basato sul movimento della testa: basterebbe un cenno rapido per far scrollare le pagine.
Va bene, tutto molto interessante, ma quanto costerebbe questo gioiello? Tra i
250 e i
600 dollari, pare. Più che degli occhiali da
Terminator (paragone citato più o meno da tutti), dunque, i super-occhiali di
Mountain View si preannunciano come una sorta di smarphone indossabile, o meglio: inforcabile. Da piani alti di Google non arrivano conferme né smentite ma, volendo speculare, si potrebbe leggere tra le righe dei supposti
120 milioni di dollari investiti in nuove strutture per il
Googleplex, le indiscrezioni parlano infatti di “
tecnologie ottiche di alta precisione“.
Quella dei dispositivi mobile indossabili sembra essere una delle più promettenti fra le nuove frontiere in campo hi-tech. Allo scorso
CES Sony aveva presentato la sua idea di orologio connesso, lo
SmartWatch, e anche
Apple nel frattempo starebbe lavorando a dispositivi mobile da polso. Insomma, presto potremmo ritrovarci connessi senza di estrarre e rinfoderare un telefonino dalla tasca.