Sono tre le sigle principali dei servizi di sicurezza della Russia del presidente Dmitri Medvedev e del premier Vladimir Putin, lui stesso ex ufficiale del Kgb.
Dalla riforma postsovietica che ha smembrato il vecchio Kgb sono nati l’Fsb, ovvero i servizi di sicurezza interni, analoghi all’Fbi americano, e l’Svr, destinato allo spionaggio internazionale ed equiparabile alla Cia.
Le vette della segretezza spettano però al Gru, i servizi di intelligence militari, che dipendono direttamente dallo Stato maggiore.
Altre agenzie e organismi di sicurezza settoriali, scorporati dai servizi durante la stagione di Eltsin, sono stati in parte riassorbiti nell’era Putin, nell’ambito di una riorganizzazione che non ha mancato di suscitare polemiche.
FSB. E’ il servizio di sicurezza federale interno e di controspionaggio. Sul suo stemma campeggiano uno scudo e un gladio, ai quali, in epoca postsovietica, è stata aggiunta l’ aquila imperiale bicefala della dinastia Romanov, tornata a essere il simbolo dello Stato nella nuova Russia. Ha sede nello storico complesso di edifici della piazza Lubianka, nel centro di Mosca, lo stesso occupato per decenni dai servizi e dalla polizia politica sovietici.
SVR. E’ il servizio di spionaggio all’estero: negozia la cooperazione antiterrorismo e condivide informazioni sensibili con le intelligence straniere. Il suo direttore viene nominato dal presidente e riferisce a lui direttamente. Il simbolo dell’Svr è una stella con al centro il globo terrestre. Ha sede nel moderno complesso di Iasenevo, alla periferia di Mosca, assai più impenetrabile della stessa Lubianka. Fondato nel 1991, dopo il fallito golpe della nomenklatura nostalgica, è stato inizialmente affidato da Boris Eltsin a Ieughieni Primakov, ministro degli esteri e premier. Dal 2000 è stato guidato da Serghiei Lebedev, 56 anni, 007 di professione ed ex residente negli Usa, personaggio quasi invisibile ai media: era un vecchio compagno d’armi di Putin, ufficiale come lui del Kgb in Germania orientale. Dal 9 ottobre 2007, infine, le redini del potente servizio di sicurezza sono state affidate all’ex premier Mikhail Fradkov.
GRU. E’ l’intelligence militare, che ha raccolto l’eredità dello Smerzh, il controspionaggio dell’Armata rossa ai tempi della Seconda guerra mondiale. Ha mantenuto il nome sovietico post-staliniano, ma il suo stemma è nuovo: un pipistrello nero che incombe su un globo stilizzato. E’ considerato il servizio spionistico più grande del mondo, con un numero di agenti almeno sei volte superiore a quello dell’Svr. Ma quest’ultimo è considerato più influente, in particolare nella definizione della politica estera russa.